La leggenda del vischio
La leggenda narra di un vecchio mercante, avido e avaro, che per tutta la vita aveva accumulato ricchezze su ricchezze piangendo miseria e simulando nullatenenza durante le sue compravendite. Una notte, arrivato in vecchiaia, fu colto da una spaventosa insonnia e continuava a voltarsi nel letto sino a che la sua attenzione non fu attirata da rumori che provenivano dall’esterno. L’uomo aprì l’uscio di casa e vide una folla di uomini che si recavano verso una comune direzione. Tra questi uno si volse verso di lui chiamandolo: – Fratello! Non vuoi unirti a noi?- Qualcuno sorrideva, qualcuno tendeva la mano. Il mercante si lasciò trasportare, pensando a quanto questa povera gente fosse gentile con lui, che era stato scontroso e arrivista per tutta la sua vita. Cammina cammina giunsero alla grotta di Betlemme, e tutti entrarono a omaggiare Gesù Bambino e tutti, anche i più poveri, avevano qualcosa in dono. Il mercante allora si rese conto che lui, l’unico ricco e che avrebbe potuto portare molti doni, era a mani vuote. Allora si gettò ai piedi del bambino e pianse, pianse chiedendo perdono, pianse spostandosi e reggendosi a un albero, finché il suo cuore non cambiò, vestendosi di bontà e dolcezza. Le sue lacrime, al mattino, divennero perle splendenti tra due foglioline: era nato così il vischio.


 
La leggenda delle palline di Natale
Un artista di strada molto povero si trova a Betlemme nei giorni seguenti alla nascita del Bambino Gesù. Voleva andare a salutarlo ma non aveva nemmeno un dono da portargli. Dopo qualche esitazione decise di recarsi alla grotta e di andarlo a trovare. Gli venne in mente un'idea: fece quello che gli riusciva meglio, il giocoliere, e fece ridere i piccolo bambino. Da quel giorno per ricordarci delle risate di Gesù Bambino si appendono delle palline colorate all'albero di Natale.



La leggenda dei bastoncini di zucchero
 La leggenda narra che un dolciaio lo creò per ricordare Gesù alle persone. Tale bastoncino racchiude in sé molti significati .   Il caramello di cui è fatto il bastoncino, rappresenta Gesù come la roccia solida su cui sono costruite le nostre vite. La forma a "J" sta per Jesus (Gesù) oppure rappresenta la forma di un bastone da pastore (Gesù è il nostro pastore). Il colore bianco rappresenta la purezza e l 'assenza del peccato. Le strisce rosse grandi rappresentano il sangue di Cristo versato per i nostri peccati.  Le strisce sottili invece rappresenterebbero i segni lasciati dalle frustate che Gesù ricevette dai soldati romani per ordine di Ponzio Pilato.



La leggenda del pettirosso
Un piccolo uccellino marrone divideva la stalla a Betlemme con la Sacra famiglia. La notte, mentre la famiglia dormiva, l'uccellino notò che il fuoco che li scaldava stava per spegnersi. Così, per tenere caldo il piccolo, volò verso le braci e tenne il fuoco vivo muovendo le ali per tutta la notte. Il mattino seguente l'uccellino fu premiato con un bel petto rosso brillante come simbolo del suo amore per Gesù Bambino .



La leggenda della renna dal naso rosso
Babbo Natale viene rappresentato insieme ad una renna piuttosto particolare. La sua slitta viene trainata da nove renne di cui una dotata di un naso rosso scintillante. Questa piccola renna, derisa dal proprio branco per colpa di questa stranezza fisica, si rivelò di grande aiuto per Babbo Natale in una fredda e nebbiosa notte di Vigilia. Grazie al suo naso luminoso illuminò la strada e Babbo Natale riuscì a consegnare i regali a tutti i bambini .


Tratto dal web....



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Il Natale di DanyGraphic